LE TEGNUE DI CHIOGGIA

La Zona di Tutela Biologica di Chioggia

L'importanza biologica e naturalistica delle Tegnue è sempre stata più riconosciuta negli anni, portando nell'Agosto del 2002 all'istituzione di una "Zona di Tutela Biologica" in cui è interdetta ogni attività di pesca professionale e sportiva, istituita con un decreto del MInistero delle Politiche Agricole e Forestali, in risposta ad una richiesta del Comune di Chioggia. Questa zona si compone di quattro aree di forma rettangolare; due sono segnalate in superficie con boe luminose. L'area maggiore occupa 22 Kmq ed è quella più vicina alla costa; e altre hanno una superficie di circa 1,4 Kmq e sono situate più al largo. Scopo della riserva è diminuire il degrado dell'habitat, infatti gli effetti positivi non sono percepibili solo all'interno delle aree protette, ma anche all'esterno dei loro confini.

L'Associazione "Tegnue di Chioggia"

Il 4 Dicembre del 2002 ciene costituita l'Associazione "tegnue di Chioggia", che riunissce nel suo comitato tecnico i rappresentanti del mondo della ricerca, delle associazioni dei pescatori, degli operatori turistici e dei circoli subacquei della zona. Un progetto, avviato nel Luglio 2003, prevede obiettivi divulgativi ed educativi, la predisposizione di ormeggi, percorsi subacquei e la e la sperimentazione di una getione che consenta una fruizione turistica eco-compatibile e sostenibile. E stata fatta una mappatura degli affioramenti rocciosi ed a seguito della quale, sono state varate 11 boe luminose all'interno della zona di tutela. Le boe non solo solo testimoniano l'esistenza della riserva, ma sono anche il primo passo per una fruizione turistica compatibile con il rispetto dell'ambiente. Ormeggiando alle stesse, invece di ancorare, si evitano danni alle delicate rocce carbonatiche e agli organismi che vi crescono sopra. Le mappe e i percorsi guidati, predisposti dai diversi Club, conducono i subacquei nei punti di maggiore interesse aumentando anche la sicurezza dell'immersione.

Le Tegnue di Chioggia

I fondali del golfo di Venezia, da Trieste al delta del Po, sono caratterizzati dalla presenza di affioramenti rocciosi naturali in modo discontinuo da Grado sino alla foce del Brenta in fasce parallele alla costa, distanti dalle 3 alle 20 miglia. la profondità è variabile tra 10 e 18 mt, per quelle più vicine al litorale e tra 30 e 31 mt. quelle più distanti.

Queste formazioni sono volgarmente chiamate "Tegnue", termine utilizzato dai pescatori locali che perdevano le loro reti trattenute o impigliate nel fonale a causa di questi ammassi rocciosi. Si tratta di formazioni molto eterogenee, con morfologie e strutture variabili ed estensioni da pochi centinaia di metri quadrati, con elevazionidal fondale che vanno da pochi centimetri, nelle formazioni base e tavolari definite "Lastrute", ad alcuni metri, in quelle più alte, spesso localizzate a maggiore profondità.

Formatesi in epoche abbastanza recenti (4000 anni), sono formazioni organogene, spesso sovrimposte a substrati più antichi, che costituiscono uno degli esmpi più belli di "coralligeno di piattaforma". 

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